Un gruppo di dieci lavoratori dell'ex Ila di Portovesme hanno occupato questa mattina il quarto piano del Palazzo della regione in Viale Trento a Cagliari che ospita gli uffici dell'Assessorato dell'Industria.
Il blitz degli operai dell'azienda per la lavorazione dell'alluminio fallita e acquistata due anni fa da un imprenditore locale che intende riattivarla, è stato organizzato per richiamare l'attenzione sulla vertenza della fabbrica. Sul posto ci sono anche le forze dell'ordine.
Sindacati. "L'assessore regionale all'Industria Piras ci aveva assicurato che la nostra vertenza sarebbe stata seguita in prima persona direttamente dal presidente della Regione Pigliaru . A oggi questo non è avvenuto e siamo qui per richiamare la Regione a questo impegno e a un'assunzione di responsabilità generale". Remo Fantin, delegato Rsu Fsm-Cisl, spiega così l'occupazione dei lavoratori ex Ila degli uffici dell'Assessorato regionale dell'Industria.
"E arrivato il momento – afferma il segretario regionale Fsm-Cisl, Rino Barca – delle decisioni coraggiose da parte della Regione. Lo stabilimento ex Ila è stato tra i primi a chiudere nel Polo industriale di Portovesme. Se ci fosse una reale volontà politica, questo stabilimento potrebbe essere il primo a ripartire e finalmente 140 famiglie recupererebbero lavoro e uno stipendio, e l'economia agonizzante del Sulcis-Iglesiente potrebbe finalmente iniziare a registrare una netta inversione di tendenza".
Se entro dicembre l'imprenditore che aveva acquistato lo stabilimento ex Ila di Portovesme non potrà contare sulle autorizzazioni per l'installazione di pale eoliche per l'abbattimento dei costi dell'energia, che attende ormai da oltre un anno, potrebbe chiudere la fabbrica mandando a casa tutti i 145 lavoratori.
È una delle motivazioni che hanno spinto gli operai ex Ila a occupare questa mattina i locali dell'Assessorato dell'Industria. Senza risposte sulle autorizzazioni o sull'abbattimento del costo dell'energia i lavoratori sono intenzionati a restare in viale Trento ad oltranza. Per questo motivo hanno chiesto un incontro urgente con l'assessore Piras.
"Non si può aspettare oltre un anno per un'autorizzazione che sembrava sbloccata a febbraio e che deve essere ancora data – spiega il segretario regionale dei metalmeccanici della Cisl, Rino Barca – si tratta di 145 persone una parte delle quali non possono più contare sugli ammortizzatori sociali scaduti a luglio. Occorre trovare immediatamente una soluzione per il costo dell'energia o con la realizzazione del parco eolico, che pare non sia più possibile a causa di una normativa che è rientrata in vigore, o con altri strumenti magari attraverso accordi con chi vende energia, chiunque esso sia".
La nuova Ila avrebbe dovuto produrre, nelle intenzioni dell'imprenditore Ninetto Deriu, alluminio in fogli leggeri ma anche imbarcazioni.