"Un momento unico, emozionante. Forse da fuori non tutti ne capiscono l'importanza ma da oggi cambieranno molte cose. La nuova struttura è bellissima e finalmente le persone che l'abiteranno, chi per poco chi per molto tempo, si sentiranno degli esseri umani". Non trattiene l'emozione Padre Massimiliano Sira, cappellano del carcere di Buoncammino, di fronte al trasferimento definitivo dei reclusi. È partito alle 6:55 il primo pullman con 25 detenuti diretti al nuovo carcere di Uta. Un passaggio storico per gli oltre 370 ristretti all'interno della ormai vecchia casa circondariale di Buoncammino. Sul posto Polizia penitenziaria, Polizia di Stato, Polizia municipale, Carabiniei e, a sorvolare i cieli, un elicottero della Guardia di Finanza. Tre i pullman che si alterneranno durante tutta la giornata, 18 saranno i viaggi utili al completamento dell'operazione. Dopo il primo viaggio è stata la volta delle donne, una ventina, che prenderanno posto in un blocco separato e totalmente indipendente. Le operazioni termineranno in serata.
Regione Da Buoncammino a Uta, il trasferimento verso il nuovo carcere – PHOTOGALLERY