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Era rientrato in carcere giovedì scorso dopo un permesso e lunedì si è tolto la vita impiccandosi con i pantaloni della tuta. Ancora un suicidio all'interno del carcere Buoncammino a Cagliari. L'uomo, di 43 anni, di Villamar, si è tolto la vita nel bagno del Centro clinico del penitenziario. Al momento sono sconosciute le ragioni del gesto.
L'uomo a quanto pare non aveva mai dato segni di depressione o malessere. Secondo quanto riportato dal quotidiano l'Unione Sarda, il detenuto avrebbe ricevuto una lettera di minacce "ammazzati o ammazziamo tuo figlio". Una intimidazione che potrebbe averlo spinto al suicidio. Sono state avviate le indagini ma dai vertici del carcere fanno sapere di non avere al momento riscontri in merito a messaggi di intimidazione ricevuti dal 43enne.