and-ldquo-non-and-egrave-moroso-and-rdquo-massone-reintegrato-nella-loggia-grazie-al-giudice

Era stato allontanato dalla Massoneria per non aver pagato la quota associativa alla loggia Heredom 1224 del Grande Oriente d'Italia, ma il giudice ha sentenziato la sua "immediata reintegrazione" perché non vi è stata morosità. Protagonista della decisione del Tribunale di Cagliari, una delle rare pronunce in Italia sul mondo della massoneria, il Maestro muratore Mario Stevelli, imprenditore dei trasporti, di 69 anni.
Tramite i suoi avvocati – come scrive il quotidiano L'Unione Sarda – aveva presentato ricorso contro la legittimità del provvedimento. Prima si era rivolto agli organi disciplinari interni alla loggia e poi alla magistratura ordinaria. La loggia lo aveva cancellato per non aver pagato la quota per 12 mesi, un fatto che è causa di esclusione secondo lo statuto. Ma secondo Stevelli il provvedimento preso non era giusto e il "fratello" aveva parlato anche di esser stato vittima di "una condotta persecutoria" per essersi opposto alla candidatura a Maestro di un altro fratello.
Il giudice ha quindi accolto il ricorso perché "non sussiste la morosità superiore ai 12 mesi che porta all'esclusione".
Stevelli, infatti, aveva pagato le quote previste entro i termini, cioè entro il 25 giugno di ogni anno. L'imprenditore saldò le quote 2012 nel febbraio 2013 e quindi sarebbe stato moroso ma non per 12 mesi. Così la loggia lo deve riaccogliere.