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Assistenza specialistica privata a rischio con la riduzione delle tariffe. In questi giorni la Giunta regionale sta considerando un taglio "in misura drammatica" per la remunerazione di questi operatori privati.
L'allarme viene lanciato dalla sezione Sanità di Confindustria Sardegna Meridionale che sollecita l'esecutivo ad esaminare la situazione nel suo complesso.
Secondo Confindustria, con il taglio alle tariffe "si assisterebbe alla scomparsa di numerosissime piccole aziende private e delle centinaia di posti di lavoro che esse garantiscono, con una conseguente grave riduzione dell'assistenza medica sul territorio e una ulteriore pressione dei pazienti sul pronto soccorso e sui reparti ospedalieri".
L'associazione di categoria ricorda che "nel territorio isolano è presente una rete di operatori sanitari privati i quali, attraverso un contratto con le Asl, con tariffe ferme dal 1998, garantiscono al pubblico prestazioni di laboratorio, fisioterapia, radiologia, ecografia, tac, risonanza magnetica nucleare, visite ortopediche, otorinolaringoiatriche, cardiologiche e di tutte le branche mediche. Questa rete supplisce alle carenze del sistema pubblico che attualmente non è in grado di coprire tutto il fabbisogno di visite mediche e esami specialistici".