Nuova "incursione" del deputato di Unidos Mauro Pili. Questa volta il parlamentare ha cercato di visitare i sotterranei di Guardia del Moro, sull'isola di Santo Stefano. "Il Ministro della Difesa ci ha appena comunicato che l'ingresso nei sotterranei di Guardia del Moro è stato negato perché si tratta di luoghi secretati" scrive il parlamentare su Facebook. Pili precisa che l'accesso "è stato prima autorizzato e poi negato" e che sull'isola "è in atto la più grande operazione di traffico d'armi internazionale" per il quale è "vietato qualsiasi controllo e verifica".
Dopo quella di Capo Frasca, prima negata e poi autorizzata, l'ex governatore della Sardegna ha scelto di visitare quella che definisce come "base logistica e segreta di gran parte delle armi di cui dispone lo Stato italiano". Pili sottolinea che la sua visita ispettiva "era stata autorizzata dopo una settimana di trattative. E nella richiesta e nella autorizzazione era chiaro il riferimento a Guardia del Moro".
Anche su questo sito Pili annuncia la presentazione di una prossima interrogazione parlamentare, ma anche la richiesta di una commissione di inchiesta sul traffico d'armi "nascosto e secretato". Dalla visita esterna compiuta, Pili racconta infatti di aver visto "un via vai di armi che le industrie belliche governano senza precedenti" e che "le decine di tir che nei prossimi mesi sbarcheranno sull'isola vietata svuoteranno una buona parte degli arsenali. Ma qualcuno è già pronto a riempirli nuovamente.
Armi in scadenza dicono i codici di sicurezza. Le portano lontano, in due stabilimenti nella penisola, e nessuno sa che fine faranno". Secondo il deputato, "la decisione repentina di vietarmi l'accesso è di per se grave ma anche fin troppo esplicita del tentativo di nascondere i traffici d'armi che si celano dentro Santo Stefano". Pili ribadisce che da questo mese sarebbero previsti diversi carichi di trasporto d'armi con cadenza settimanale con l'utilizzo di automezzi e traghetti notturni.
La replica della Difesa. "La richiesta dell'on. Pili, pervenuta al ministero della Difesa, non prevedeva la visita di aree riservate". Lo ha precisato in serata in una nota la Marina Militare, che ricorda che, come previsto dall'articolo 301 del Codice dell'ordinamento militare, un parlamentare al fine di visitare aree militari riservate deve essere preventivamente munito di specifica autorizzazione.