Dalla sala elettrolisi alla barberia. Mauro Melis, 33 anni, cassaintegrato Alcoa e padre di due figli, ha deciso di reinventarsi in ambito lavorativo e imparare un nuovo mestiere, uno di quelli che reggono anche nei periodi di crisi più difficili: il barbiere.
“Da quando lo stabilimento ha chiuso- spiega – ho sempre mantenuto viva la speranza che possa prima o poi riaprire. Ma più passa il tempo e più ho capito che per essere pronto a ogni evenienza e per assicurare un futuro alla mia famiglia, l’unica strada percorribile è quella di costruirmi un’alternativa”.
Un’alternativa che Mauro si sta costruendo imparando il mestiere: “Inizialmente tagliavo i capelli ad amici e parenti, ma ora faccio l’apprendista in un Salone della mia cittadina, Carbonia. Ho ancora bisogno di tempo per impratichirmi ma tutti quelli che si son serviti da me sono rimasti soddisfatti. Questo mi da la forza per continuare nel percorso che ho intrapreso”.
La vicenda di Mauro, come altre nel suo genere, testimonia chiaramente la volontà di molti lavoratori del Polo Industriale di Portovesme di non accontentarsi degli ammortizzatori sociali e di non rinunciare a lottare per la dignità del lavoro.
Non a caso proprio dai lavoratori dello stabilimento ex Alcoa sono partiti negli ultimi tempi dei validi progetti in ambito turistico che se realizzati amplieranno l’offerta ricettivo-attrattiva del territorio e consegneranno al Sulcis Iglesiente i primi parchi tematici della sua storia.