A sei mesi esatti dalla tragica alluvione che ha devastato la Gallura, cittadini e amministratori sono scesi in piazza a Olbia "per non dimenticare e per rivendicare il diritto sacrosanto alla ricostruzione". Un migliaio di persone, con i sindaci in testa, hanno raccolto l'appello alla mobilitazione lanciato dal Comitato per la tutela dei diritti degli alluvionati di Olbia.
"Pretendiamo dallo Stato lo sblocco dei fondi da destinare ai cittadini e alle aziende che hanno subito danni – ha chiarito dal palco di piazza Crispi Moreno Contini, portavoce del Comitato – E chiediamo, sempre allo Stato, che 'liberi' i Comuni dal patto di stabilità per consentire alle amministrazioni di investire nelle opere di mitigazione del rischio idrogeologico del territorio e di garantire autonomamente parte dei risarcimenti".
"Entro l'estate – ha ammonito Contini – se la situazione non cambierà, organizzeremo una manifestazione in Regione a Cagliari e, se non dovesse bastare, ci coalizzeremo con associazioni di altre Regioni, colpite come noi da calamità naturali, e andremo a Roma a farci sentire. Al di là dell'emergenza – ha aggiunto – invitiamo i parlamentari sardi a mettere mano ad una legge quadro che consenta, in caso di alluvioni o altre calamità, di creare degli automatismi per garantire risorse da subito e fondi per la futura ricostruzione".
"Al momento c'è l'impegno di pressare lo Stato affinché intervenga concretamente per darci una mano", ha spiegato Rossella Liggeri, del Comitato 18 novembre. "E' opportuno elevare il fronte delle protesta coinvolgendo tutti i Comuni alluvionati – ha proposto il sindaco di Olbia Gianni Giovannelli – e facendo capire che questa rivendicazione arriva da tutta l'Isola. Come Consiglio comunale – ha ricordato ancora il primo cittadino olbiese – abbiamo previsto la riapertura dei termini per la richiesta dei contributi per il ristoro dei danni e stiamo cercando di trovare risorse all'interno del nostro striminzito bilancio".
Quindi un appello degli amministratori a Croce Rossa e Caritas affinché definiscano senza altri indugi la destinazione dei fondi raccolti con le offerte arrivate da tutta Italia: "Più di 5 milioni dalla Croce Rossa e qualche milione dalla Caritas", ha precisato il sindaco Giovannelli.