Sono stati trasferiti a Sassari per l'autopsia attesa per domani, i corpi della famiglia Azzena, il padre Giovanni Maria, la madre Giulia Zanzani e il loro figlio di soli 12 anni, uccisi ieri nella propria abitazione a Tempio e ritrovati da un parente a tarda notte.
L'esame autoptico dovrà chiarire la causa esatta del decesso. Secondo le prime informazioni, i coniugi avrebbero profonde ferite al capo inferte con un corpo contundente, probabilmente una spranga, mentre il ragazzino ne sarebbe completamente privo.
Su di lui invece, così come sui genitori, sono stati trovati segni di strangolamento dovuti ai fili di corrente elettrica che l'assassino o gli assassini avevano stretto attorno al collo delle tre vittime.
Il triplice omicidio risalirebbe al pomeriggio di ieri: la famiglia intera, infatti, era stata vista in città nel corso della mattinata. Mentre il negozio al pian terreno della palazzina dove gli Azzena abitavano, nel pomeriggio, non aveva mai rialzato le saracinesche. Forse alle 16, orario di apertura, marito e moglie e il loro figlio erano già stati massacrati.
Al loro arrivo, ieri notte, i carabinieri avrebbero trovato la casa in ordine: il sospetto degli inquirenti è che i responsabili della strage possano aver spostato i cadaveri, ripulendo la scena del delitto dal sangue e da altre eventuali tracce. Nel frattempo, i militari della Compagnia di Tempio e del Comando provinciale di Sassari, coordinati dalla Procura gallurese, avrebbero già acquisito le immagini di alcuni sistemi di video sorveglianza che riprendono via Villa Marina, dove si affaccia il negozio di scarpe della famiglia Azzena, e via Villa Bruna, ingresso dell'abitazione di famiglia. Sul posto stanno completando i rilievi anche gli esperti del Ris.