europee-soru-and-ldquo-non-sono-il-candidato-della-sardegna-ma-del-pd-and-rdquo-cappellacci-attacca

"Non mi sento il candidato della Sardegna ma del Pd, e cioè di un partito che mette in campo due visioni diverse d'Europa. Cerco di dare il mio contributo, sto facendo campagna elettorale in Sicilia per invitare i cittadini ad andare a votare: l'Europa non e' distante ma incide sulla vita dei cittadini dei paesi membri ogni giorno".

Lo ha detto l'ex presidente della Regione Sardegna e padron di Tiscali Renato Soru, candidato alle europee del Pd nella circoscrizione Isole in conferenza stampa a Palermo."Considerata la difficoltà per la nostra terra di avere rappresentanti in Europa, chi non si sente un candidato della Sardegna farebbe meglio a ritirarsi", così l'ex presidente della Regione, Ugo Cappellacci, commenta le dichiarazioni di Renato Soru che a Palermo ha detto di non sentirsi candidato della Sardegna ma del Pd.

 "Già nel passato recente – ha proseguito Cappellacci – abbiamo visto alcuni soggetti politici arrivare al Parlamento Europeo grazie ai voti dei sardi, ma rispondere esclusivamente a logiche di fazione, perfino quando queste erano in palese contrasto con gli interessi della nostra terra. È fondamentale invece che coloro i quali si propongono per tale ruolo interpretino il loro percorso al di là dell'appartenenza partitica e con un forte impegno a favore della nostra isola. Auspichiamo – ha aggiunto l'esponente di Forza Italia – che la battuta di Soru fosse solo un tentativo astuto di captare la benevolenza dei 'cugini' siciliani, perché questa sarebbe l'unica giustificazione credibile, benché grottesca".

  Secondo Cappellacci "le europee devono essere un'occasione per la Sardegna per conquistare una propria rappresentanza e non possono diventare invece un modo per far quadrare i conti nel Partito Democratico, per mettere a posto le caselle dopo la mancata candidatura alle regionali dell'onorevole Barracciu, in spregio alle primarie e in ossequio ai capibastone di partito".

E in serata la controreplica di Soru: "Ci vuole più Sardegna in Europa. Predicare oggi l'astensionismo è pericoloso, oltre che un'offesa verso chi si è battuto per garantire a tutti noi il diritto di voto. L'Europa è non solo un grande progetto di pace, ma anche la fonte delle risorse per rimettere in moto l'economia, garantire la crescita, incentivare il lavoro, provvedere alla rete infrastrutturale, finanziare l'istruzione e la formazione dei nostri giovani".
 
   "È importantissimo", ha aggiunto, "partecipare attivamente alla fase politica che prepara queste scelte, dunque essere nelle istituzioni europee, a partire da quella che maggiormente rappresenta i cittadini", ha sottolineato Soru, intervenendo nella conferenza stampa per il collegio delle Isole.
 
"Ho già detto che i sardi devono decidere del loro futuro anche in Europa. Ma capisco
l'impossibilità di comprendere da parte di chi non ha scrupoli a strappare e ricucire la tessera del proprio partito per pura demagogia", ha replicato infine Soru a chi "è stato mandato a casa dagli elettori solo pochi mesi fa", recita il comunicato dello staff del candidato Pd alle europee nell'Isola.