Studenti universitari davanti all'ospedale San Giovanni di Dio a Cagliari. Tutti con la mascherina usata dai medici nelle sale operatorie: un flash mob per dire no ai test di accesso e al numero chiuso nelle facoltà universitarie. All'iniziativa nazionale ha partecipato anche Cagliari con la regia dell'associazione Unica 2.0: proprio nelle settimane scorse si sono tenute anche nel capoluogo le prove di preselezione.
"Siamo contrari – spiega Federica Atzeni, 25 anni, iscritta a Ingegneria – al principio del numero chiuso: chiediamo l'accesso libero e maggiori investimenti per consentire a tutti gli studenti di scegliere la facoltà più consona alle proprie attitudini e interessi. Valutazioni, queste ultime, che non possono essere lasciate a un test di preselezione. Chiediamo al ministero soluzioni alternative. Anche per invertire una tendenza – conclude la studentessa – che vede le università italiane agli ultimi posti in Europa per numero di iscritti e di laureati".