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Sta creando disagi per chi usa i mezzi pubblici lo sciopero di quattro ore del personale del Ctm aderente al sindacato autonomo Orsa. Dalle 10 alle 14 incrociano le braccia autisti e lavoratori iscritti al sindacato del settore trasporti, ma anche Css e Usb.

"Abbiamo raggiunto un ottimo risultato. L'astensione si attesta attorno al 50% e contiamo a fine giornata di arrivare al 60-70% – ha spiegato Luigi Melis, segretario provinciale dell'Orsa – già 70 autobus sono rientrati nei depositi". I disagi sono comunque limitati grazie al rispetto delle fasce protette, quelle che interessano i pendolari, studenti e lavoratori.

   Alla base della mobilitazione c'è il mancato riconoscimento, da parte del Ctm, dell'Orsa come interlocutore sindacale. Una  manifestazione di circa una cinquantina di lavoratori è partita dal deposito del Ctm di viale Ciusa diretta in via Roma, per un sit-in sotto il Municipio.

Diversa, però, la posizione del Ctm. "L'astensione ha riguardato i conducenti e non è andata neanche oltre la misura del 35% – spiega il direttore generale, Ezio Castagna – il 50% dichiarato dai sindacati è un dato privo assolutamente di fondamento. Lo sciopero era di quattro ore, dalle 10 alle 14, e vista l'astensione limitata, anche i disagi per la clientela sono stati limitati". 

   Secondo l'Orsa sono una ottantina su 150 mezzi in servizio in quella fascia oraria, gli autobus rimasti fermi nei depositi. Alla base della mobilitazione c'è la richiesta del
riconoscimento dell'Orsa, da parte dell'azienda, come interlocutore sindacale. "Vogliamo sedere al tavolo al pari delle altre sigle", ha affermato Sergio Melis, segretario
provinciale Orsa. Questa mattina un corteo di una cinquantina di lavoratori è partito dal deposito di viale Ciusa diretto in via Roma sotto la sede del Municipio.
 
"Abbiamo chiesto di essere ricevuti dal sindaco Zedda per chiedergli il perché non sia
intervenuto per mediare con l'azienda per poter giungere ad una soluzione della vertenza – aggiunge Melis – ma l'incontro con la nostra delegazione ci è stato negato".
 
 Mercoledì prossimo, intanto, si riunirà il direttivo del sindacato autonomo per decidere le nuove azioni da intraprendere.