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Un anno e otto mesi. E' la pena che potrebbe arrivare dal patteggiamento chiesto dall'imprenditore cagliaritano Riccardo Cogoni, coinvolto nell'inchiesta-bis sui fondi ai gruppi del Consiglio regionale.

Sulla richiesta si dovrà comunque pronunciare il Gup del tribunale. Difeso dagli avvocati Massimiliano Ravenna e Annamaria Busia, il manager è accusato dalla Procura di aver distribuito fatture ai consiglieri regionali Carlo Sanjust e Mario Diana, all'epoca entrambi del Pdl, giustificando così spese illegittime con finalità personali.

   Un altro indagato nella stessa inchiesta ha chiesto il patteggiamento. Si tratta dell'ex consigliere, sempre del Pdl, Sisinnio Piras, arrestato il 18 dicembre scorso e ora in libertà. Per lui l'udienza davanti al Gup per l'accettazione o meno del patteggiamento è fissata al 6 maggio prossimo. Il Pm Marco Cocco aveva già sollecitato per l'esponente politico il giudizio immediato. Piras, difeso dagli avvocati Guido Manca Bitti e Nicola Floris, era finito nella seconda inchiesta con l'accusa di aver utilizzato i fondi del suo gruppo per organizzare dei convegni sulla medicina sportiva nella palestra della moglie a Villacidro. Dopo l'arresto, aveva restituito al Pdl oltre 30 mila euro.