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Sapere come sono state spese le risorse pubbliche ma, soprattutto, comprendere se sono state spese bene: questo l'obiettivo prioritario della proposta di legge – la prima della nuova legislatura – presentata da quattro consiglieri regionali del Partito Democratico, con Gavino Manca primo firmatario (insieme a Sabatini, Moriconi e Comandini).

   Per verificare se le leggi producono i cambiamenti previsti, la Sardegna – questa l'idea dei proponenti – dovrebbe dotarsi di un organismo già presente nelle assemblee legislative di altre Regioni (Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Piemonte) e rivolto al controllo e alla valutazione delle politiche regionali. Si prevede quindi l'istituzione di un Comitato paritetico formato da dieci consiglieri in rappresentanza, in pari misura, dei gruppi di maggioranza e opposizione. Ci sono poi le Clausole valutative, cioè specifiche disposizioni di legge che disciplinano i tempi e le modalità di monitoraggio con le quali la Giunta regionale e gli altri soggetti attuatori trasmettono al Consiglio i dati e le informazioni necessari a valutare l'attuazione e l'efficacia della legge. I risultati dell'attività dovranno poi essere comunicati ai cittadini in un'ottica di trasparenza.

   "In questo modo – spiega Gavino Manca – si va oltre i tradizionali strumenti consiliari del cosiddetto sindacato ispettivo (interrogazioni, interpellanze, mozioni) anche perché l'obiettivo è differente: non si punta a mettere in discussione l'operato della Giunta ma a verificare in concreto l'attuazione e l'efficacia dell'intervento pubblico anche al fine di valutare una sua eventuale revisione. Tutto ciò – aggiunge – rientra nell'ambito del contenimento e razionalizzazione delle risorse pubbliche, ma anche di un maggior controllo della spesa, passaggio richiamato dallo stesso presidente della Regione, Francesco Pigliaru, al momento dell'insediamento.