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Cento milioni di euro all'anno per tre anni per l'edilizia scolastica, una delle priorità del nuovo governo regionale. Lo ha ribadito il presidente della Regione Francesco Pigliaru, intervenuto al 13/o congresso della Cgil sarda in corso di svolgimento a Cagliari.

   "Per l'edilizia – ha spiegato il Professore – abbiamo già individuato strumenti operativi e risorse che si possono rendere presto spendibili. Ed è pronta un'unità di missione per valutare l'operatività". "L'Italia – ha aggiunto inquadrando la crisi in Sardegna in un contesto globale – non cresce da 20 anni e perde terreno in tutti i settori nei confronti della Germania, che aveva avviato a suo tempo le riforme col governo di centrosinistra. Occorre essere precisi e coraggiosi sulle scelte future, finanziando settori mirati, cioè quelli che si presentano come settori innovativi, che creano le premesse per lo sviluppo. In cima scuola e formazione".

   Quanto al ruolo della Regione, il governatore ha chiarito: "Non è un ente che crea lavoro, il lavoro viene creato dalle imprese e dal privato. Spesso la Regione ha commesso l'errore di  finanziare realtà in settori senza futuro, che hanno registrato il più alto aumento di disoccupazione".

Pigliaru ha poi apprezzato il discorso di Michele Carrus, segretario generale uscente della Cgil, e si è detto pronto al confronto con i sindacati sui temi del lavoro e dello sviluppo. "Serve una visione concreta e proiettata nel futuro. Ci sono molti punti in comune ma anche delle divergenze. Siamo di fronte ad un percorso difficile e vorrei che iniziasse con la massima chiarezza".

Quindi un nuovo affondo alla Giunta Cappellacci: "Ha lasciato alla Sardegna solo emergenze – attacca l'attuale presidente – Non c'è più fieno in cascina, tutti siamo chiamati ad un compito difficile".