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E' durato poco più di mezz'ora l'interrogatorio del presidente del Cagliari, Massimo Cellino, davanti al pubblico ministero Andrea Massidda. Il patron rossoblù aveva chiesto di essere sentito in merito  all'indagine per una presunta evasione fiscale sulla compravendita di tre ex giocatori del Cagliari – David Suazo, Edgar Alvarez e Joe Bizera – e non, come appreso in un primo momento, sulle altre due inchieste che lo riguardano per una barca e un'auto importate dagli Stati Uniti.

   L'inchiesta era nata da un accertamento dell'Agenzia delle entrate sull'anno 2007, ma il pm Massidda ha già fatto cadere l'ipotesi di reato in merito a Suazo, l'attaccante honduregno ceduto all'Inter. Restano ora dunque da chiarire le cessioni di Alvarez e Bizera. Cellino, difeso dall'avvocato Giovanni Cocco, non ha rilasciato dichiarazioni al termine dell'interrogatorio, limitandosi ad un sintetico "Forza Cagliari".

   Durante l'interrogatorio avrebbe comunque presentato una documentazione ed un pronunciamento della commissione tributaria che gli avrebbe già dato ragione, ridimensionando la contestazione fiscale sotto la soglia penale. Ora, dunque, il pm Massidda valuterà gli atti presentati nella memoria. Lo stesso magistrato è titolare del fascicolo sulla presunta evasione in merito all'acquisto di una barca comprata negli Stati Uniti, costata a Cellino la condanna in primo grado, oltre ad altri due fascicoli già chiusi su un'altra imbarcazione e su un Range Rover, anche in questo caso secondo l'accusa importati dall'estero senza pagare tasse.