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 Una deflagrazione improvvisa, un boato che ha squassato la cittadina ogliastrina: Roberto Aresu, di 49 anni, rappresentante di auto, di Lanusei, è morto sul colpo. E' accaduto poco prima delle 10.30 vicino alla strada che collega Lanusei con Ilbono. Aresu era appena uscito dalla casa della madre, ha aperto lo sportello della sua auto, una Reanult Clio bianca, e si è seduto al posto di guida. Ma appena ha acceso il motore la deflagrazione ha fatto saltare l'auto. A causare l'esplosione è stato probabilmente un candelotto collegato all'avviamento.

 Aresu, si trovava agli arresti domiciliari, con il permesso di uscire per recarsi al lavoro, per una truffa legata alla rivendita di autovetture. Tutta la zona è stata transennata e sul posto è giunta la Polizia. Le indagini sono coordinate dalla Squadra Mobile di Nuoro, guidata da Fabrizio Mustaro. 
 
Un contatto elettrico che portava dalla chiave d'accensione dell'auto all'esplosivo che, secondo gli inquirenti, era ad alto potenziale. Così è stata innescata la bomba che ha sventrato la parte anteriore dell'auto, una Renault Clio nella quale si era appena seduto questa mattina Aresu che ha avuto subito le gambe tranciate ed è morto dissanguato.
 
 Il fatto è avvenuto vicino alla strada che collega Lanusei con Ilbono, e proprio in quest'ultimo paese, che confina col capoluogo dell'Ogliastra, era stato compiuto un attentato 'fotocopia' il 13 gennaio dello scorso anno. Stessa tecnica, con autobomba, ed è anche su questo particolare che stanno indagando gli agenti della Squadra Mobile della Polizia Nuoro, guidati da Fabrizio Mustaro. Pur nel riserbo dell'inchiesta, vi sarebbero elementi che verranno approfonditi sulle modalità su chi in Ogliastra è in grado di compiere simili attentati dinamitardi e sulle motivazioni.
 
 La precedente autobomba era stata preparata nel 2013 ad Ilbono per Sandro Mereu, un operaio di 45 anni, che invece si salvò. La sua vettura, una 500, era saltata in aria appena messa in moto. L'uomo, subito soccorso e portato all'ospedale di Lanusei, era stato già oggetto di atti intimidatori.