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Si conoscerà a fine mattinata la data della proclamazione degli eletti nel XV Consiglio regionale della Sardegna. La convalida dei voti potrebbe scattare tra domani e giovedì 13 marzo, a poco meno di un mese dalle elezioni del 16 febbraio, vinte dal centrosinistra. E' quanto trapela dall'ufficio elettorale regionale presso la Corte d'Appello di Cagliari, che sta ultimando le verifiche sui verbali delle sezioni, dopo i controlli effettuati dagli uffici centrali circoscrizionali nei diversi tribunali dell'Isola.

   In attesa della proclamazione – che sarà contestuale per tutti i 60 consiglieri più il neo governatore – il presidente della Regione in pectore, Francesco Pigliaru, sta ultimando la lista degli assessori che dovrebbe essere pronta per questo fine settimana. Visto il ritardo della proclamazione, il Professore sta accelerando tutti i passaggi per varare la nuova Giunta e, contestualmente, per indire la prima seduta del Consiglio regionale della XV legislatura, che dovrà essere convocata proprio da Pigliaru entro 20 giorni dalla proclamazione. In Aula, per il giuramento degli eletti e per eleggere il presidente del Consiglio e l'ufficio di presidenza, si potrebbe quindi andare già agli inizi della settimana prossima.

   Per l'Esecutivo, intanto, mancano ancora alcune caselle, soprattutto quelle che riguardano il Partito democratico, dopo che le minoranze hanno posto il problema della rappresentanza in Giunta. La squadra, come ha più volte sottolineato il neo governatore, dovrà esprimere alte professionalità politico-tecniche, non ci dovranno essere indagati e la presenza femminile dovrà essere in numero congruo. Esclusi i doppi incarichi consigliere-assessore. Nel frattempo gli alleati scalpitano. E non solo per la Giunta. "Ci sarebbe da parlare delle cose da fare", spiega Roberto Capelli del Centro democratico, mentre Francesco Agus di Sel sostiene che  "la bocciatura delle quote di genere alla Camera ci impone più responsabilità: ora la Giunta Pigliaru sia paritaria con 6 uomini e 6 donne".