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Si é svolta oggi a Portoscuso, presso lo stabilimento Alcoa, l'assemblea degli iscritti alla Fsm-Cisl alla presenza del segretario nazionale Marco Bentivogli, arrivato in Sardegna per infondere nuova speranza negli animi ormai scorati dei lavoratori.

L'incontro arriva dopo un periodo di fibrillazione dovuto a una vertenza sempre piú incanalata verso l'incertezza a causa della disattenzione da parte della politica su un settore, l'alluminio, considerato strategico finora solo nella carta.

"Combatteremo fino all'ultimo per cercare di risolvere la vertenza perché il nostro territorio é in una crisi economica senza precedenti e in questo momento la via più veloce per recuperare le buste paga é quella di riaprire lo stabilimento" ha dichiarato Rino Barca, segretario regionale Fsm Cisl "siamo pronti a continuare la mobilitazione anche da soli".

"É arrivato il momento in cui la politica e il nuovo governo nazionale si devono finalmente prendere le proprie responsabilità in questa vertenza per la risoluzione dei problemi strutturali e infrastrutturali” ha chiosato Bentivogli, “abbiamo due acquirenti, Klesch e Trimet,- ha proseguito –  e in particolar modo la seconda chiede al governo di aver il prezzo dell'energia contingentato con quello dell'alluminio nel mercato internazionale. Nel frattempo bisogna insistere nell'ambito del Piano Sulcis, arrivato a un binario morto. Per questo attendiamo che il nuovo governo regionale, che vergognosamente stenta ancora a decollare dopo quasi un mese dalle elezioni, ci comunichi cosa intende fare. E’ sempre più concreta l'ipotesi dell'installazione di un nuovo stabilimento su una tecnologia chiamata Biofuel che al suo massimo regime potrebbe garantire centinaia di posti di lavoro".

Univoche le voci dei lavoratori  sulla ripresa della lotta anche con iniziative eclatanti allo scopo di obbligare il governo ad assumere un ruolo da attore protagonista nella vertenza.