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Richiesta di rinvio a giudizio per abusi sessuali: è quanto sollecitato dal sostituto procuratore di Nuoro, Giorgio Bocciarelli, nei confronti di Roberto Deiana, allenatore della squadra femminile di pallamano Handball Athletic Club nuorese. L'uomo, accusato di due specifici episodi da altrettante giocatrici, è molto noto nello sport nuorese e ha allenato squadre di pallamano anche in nazionale, nello staff azzurro Under 17.

   La notizia, anticipata oggi dall'Unione Sarda e confermata all'Ansa dal difensore dell'indagato, avvocato Francesco Lai, ha colpito la città ma anche il mondo sportivo regionale e nazionale: Deiana, infatti, oltre ad allenare otto squadre nuoresi in otto diverse categorie, ha vinto lo scudetto in serie A sia con la pallamano femminile di Sassari che con quella di Verona, ed è selezionatore della nazionale femminile e coordinatore regionale degli allenatori.

   I fatti contestati dalla Procura risalgono agli anni che vanno dal 2011 al 2012 quando Deiana in due diverse trasferte  avrebbe tentato di abusare di due atlete: in un primo caso avrebbe invitato una giocatrice nella sua camera d'albergo con la scusa di vedere alcuni filmati e l'avrebbe poi palpeggiata.

In un'altra trasferta, poi, avrebbe tentato di molestare un' altra atleta, sempre invitandola in camera. Le ragazze – una straniera che all'epoca viveva a Nuoro e giocava nella squadra under 16, e l'altra sarda in forza in una squadra di Sassari – hanno poi sporto denuncia alla Polizia, ma solo a fine estate 2013 a Deiana è stata recapitata un'informazione di garanzia.

   Il primo episodio contestato all'allenatore sarebbe accaduto durante una trasferta in Abruzzo, infatti la prima Procura a procedere è stata quella di Teramo che ha poi trasmesso per competenza gli atti alla Procura di Nuoro. "Ci sarà un processo – ha spiegato l'avvocato Lai – che chiarirà l'estraneità di Deiana ai fatti che gli vengono contestati: Roberto per raggiungere alti traguardi pretende l'osservazione ferrea delle

regole e forse questo non gli è stato perdonato. Mi lascia perplesso il fatto che l'atleta che giocava nella sua squadra ha continuato a giocare con lui per diverso tempo dopo i fatti che dice siano accaduti. In questa vicenda ci sono molti lati oscuri che nel processo, sono sicuro, verranno chiariti".

Il coach nuorese di pallamano Roberto Deiana, per cui il pm Giorgio Bocciarelli ha chiesto il rinvio a giudizio per l'accusa di abusi sessuali nei confronti di due atlete minorenni, si difende e racconta all'ANSA la sua versione dei fatti: "E' una vendetta da parte di una ragazza che h o allontanato dal campo perché non rispettava le regole. L'ho aiutata finché ho potuto, poi i suoi comportamenti non erano più adeguati a quelle che sono le regole ferree di un'atleta".

   Ieri l'allenatore ha voluto incontrare anche i genitori dei ragazzi dell'Handball club nuorese, circa 100 atleti di otto squadre in varie categorie. "Sono il Roberto che avete sempre conosciuto – ha detto loro -. Mi difenderò in sede legale perché voglio uscirne pulito come pulita è la mia coscienza su questi fatti". Una riunione molto partecipata, in cui circa 40 genitori si sono stretti intorno al coach: "Siamo fiduciosi nella difesa di Roberto – hanno spiegato -, noi continuiamo a considerarlo il principale attore sportivo e, non solo, per i nostri figli. E' un allenatore che da 20 anni ha portato i ragazzi di Nuoro ai massimi livelli agonistici senza mai risparmiarsi. Di lui conosciamo la ferrea disciplina ma anche la bontà e la generosità. L'attività sportiva non si deve fermare nemmeno per un minuto".

   Roberto Deiana oltre ad essere un importante allenatore sportivo a Nuoro, ha anche portato allo scudetto le squadre femminili di Sassari e Verona, è Ct della Nazionale femminile giovanile, selezionatore della nazionale femminile di pallamano e coordinatore regionale degli allenatori. La prima udienza in cui Deiana verrà difeso dall'avvocato Francesco Lai potrebbe esser fissata a maggio.