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Undici angoli, due traverse, un quarto d'ora con l'uomo in più. E appena un pari. Catania-Cagliari è la sagra rossazzurra dei rimpianti, l'ennesima occasione sprecata dagli etnei in una stagione sofferta e sempre più complicata. L'uno a uno nel derby delle isole in scena al Massimino puntella la classifica dei rossoblù, al terzo risultato utile consecutivo, e deprime le speranze di risalita degli etnei, che restano ancorati al penultimo posto e sciupano l'opportunità di rilanciarsi nella lotta per non retrocedere.

   Chiamato a prendere l'iniziativa, il Catania ha in avvio un baricentro troppo basso, ideale per agevolare la vita agliavversari, che possono controllare la situazione senza eccessivi patemi. Solo a metà del primo tempo, quando Keko comincia a spingere sulla sinistra, gli etnei guadagnano metri riuscendo a rendersi pericolosi due volte con Lodi (colpo di testa alto su pallone impennatosi in area e punizione dal limite deviata in angolo da Avramov) e con Barrientos (rasoterra bloccato da Avramov).

 Gli ospiti, senza dubbio più inclini ad accettare un pari rispetto ai padroni di casa, provano un paio di sortite offensive con Sau, ma badano soprattutto a restare compatti in fase difensiva tenendo la mediana, segnatamente Conti, sempre molto vicina alla linea arretrata, ben registrata da Astori.

   Appena la formazione di Lopez si fa avanti con maggiore decisione, il risultato si sblocca. Preceduto da una conclusione di Dessena dalla distanza, il gol di Vecino giunge grazie a un pallone lavorato da Sau, innescato da un tacco di Nenè, e a un paio di disattenzioni della difesa di casa (Rolin non riesce a liberare, Biraghi non chiude sull'uruguaiano).

Il Catania ha una reazione d'impeto e nel giro di dieci minuti pareggia con una punizione di Lodi appena toccata di testa da Bergessio. L'uno a uno immediato carica i rossazzurri che vanno vicino al raddoppio con una combinazione Peruzzi-Bergessio contenuta dalla difesa avversaria.

   A trasformare la partita in un assedio è l'espulsione di Avelar, ingenuo nel rimediare il secondo giallo per una trattenuta a metà campo. Il Catania preme, continua a collezionare angoli e nel giro di sessanta secondi colpisce due volte l'incrocio dei pali con un violento sinistro di Biraghi e un colpo di testa di Rolin. Ma non passa. Il Cagliari resiste e strappa un punto pesante. Come pesante è la colpa del Catania per aver sciupato l'ennesima occasione.

Catania-Cagliari 1-1 (0-0).

   Catania (4-3-3): Andujar 6, Peruzzi 6, Rolin 5.5, Spolli 6 (41' st Monzon sv), Biraghi 5.5, Izco 6, Lodi 6, Rinaudo 6, Barrientos 5 (14' st Fedato 6), Bergessio 6.5, Keko 6 (14' st Leto 6).

(1 Frison, 35 Ficara, 22 Alvarez, 24 Gyomber, 6 Legrottaglie, 33 Capuano, 8 Plasil, 23 Boateng, 32 Petkovic).

All. Maran 6.

   Cagliari (4-3-1-2): Avramov 6, Pisano 6, Astori 6.5, Rossettini 6, Avelar 5, Dessena 6, Conti 6, Vecino 6.5, Ekdal 5.5 (25' st Cossu sv), Nenè 5.5 (39' st Perico sv), Sau 6 (30' st Eriksson sv).

 (1 Silvestri, 34 Del Fabro, 10 Ibraimi, 51 Pinilla). All. Lopez 6.

   Arbitro: Rizzoli di Bologna 6.

   Reti: nel st 7' Vecino, 16' Bergessio.

   Angoli: 11-2 per il Catania.

   Recupero: 1' e 4'.

   Espulso Avelar (28' st) per doppia ammonizione.

   Ammoniti: Avramov per comportamento antiregolamentare, Keko e Astori per gioco scorretto, Barrientos e Bergessio per proteste.

   Spettatori: 14.653, incasso 34.665,00 euro.

   ** I GOL **

   – 7' st:  Nenè prolunga di tacco un traversone di Rossettini, Sau difende palla e la mette in mezzo per Vecino, che elude la guardia di Biraghi e batte Andujar.

   – 16' st: punizione di Lodi dalla destra e correzione aerea vincente di Bergessio.