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Il cadavere di donna ritrovato sulla spiaggia di Scivu, nel sud ovest della Sardegna, e' sfigurato dalla lunga permanenza in mare, tra i due e i quattro mesi. Anche la mancanza della testa potrebbe essere dovuta all'aggressione dei pesci. I carabinieri della Compagnia di Iglesias hanno avviato le indagini nel tentativo di identificare la vittima, ma il lavoro si presenta difficile poichè il cadavere è in avanzato stato di saponificazione e la mancanza della testa rende complicato stabilirne l'età. Sul corpo non sarebbero stati riscontrati segni di violenza, anche se potrebbero essere stati cancellati dalla lunga permanenza in mare oppure i segni – come un eventuale colpo di pistola – potevano trovarsi sulle parti del corpo mancanti.

   La testa si sarebbe staccata naturalmente dopo che la fauna marina ha distrutto i tessuti molli, non sono stati infatti riscontrate lesioni di natura traumatica in quella zona del corpo. La donna è alta 1.65, razza caucasica, indossava un paio di pantaloni di colore scuro taglia 46, marca Romi.

   E' stato il medico legale Roberto Demontis, che ha già effettuato l'autopsia, ha stabilire che il cadavere era in mare dai due ai quattro mesi. Il medico ha effettuato alcuni prelievi di tessuti per recuperare il Dna della vittima. Il codice genetico servirà per stabilire il gruppo etnico di appartenenza e capire se la donna è morta annegata. Intanto i carabinieri stanno verificando le varie segnalazioni di scomparsa, prendendo contatti con le altre forze di polizia e con le Capitanerie di porto non solo italiane, ma anche francesi e spagnole. ovrebbe essere rimasto in acqua da un mese il corpo della donna ritrovato senza testa nella costa di Scivu, sud ovest della Sardegna, dai carabinieri della compagnia di Iglesias.

   I militari, guidati dal capitano Nicola Pilia, sono intervenuti dopo una segnalazione al 112. Sul posto sono intervenuti anche gli uomini della Capitaneria di  porto di Oristano. I militari hanno avviato le indagini per cercare di ricostruire quanto accaduto. Su disposizione dell'autorità giudiziaria è stata posta sotto sequestro la salma e disposta l'autopsia.

   Dall'esame medico legale si dovrebbero stabilire le cause del decesso e le modalità, mentre dall'esame del Dna si dovrebbe risalire all'identificazione della vittima, probabilmente straniera. Intanto sono state attivate le procedure che interessano le Capitanerie di porto italiane, francesi e spagnole per appurare se negli ultimi giorni sono state lanciate da comandanti di imbarcazioni degli Sos per persone cadute in mare. Determinante sarà comunque il referto autoptico i cui risultati dovrebbero essere pronti nei prossimi giorni.