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Sigilli nell'eliporto vip della Costa Smeralda a Liscia di Vacca. Gli uomini del Corpo forestale della Sardegna hanno sequestrato tre aree gestite dalla "Smeralda International Service srl", dove da anni atterrano gli elicotteri dei più ricchi uomini della terra. Secondo gli inquirenti, l'eliporto sarebbe stato realizzato in zone soggette a vincoli paesaggistici e di particolare interesse pubblico e in assenza delle autorizzazioni necessarie e della concessione edilizia.

Il blitz degli uomini della Forestale è scattato nei giorni scorsi nel cuore della Costa Smeralda dove, in esecuzione di un provvedimento firmato dal gip di Tempio Vincenzo Cristiano, hanno apposto in via preventiva i sigilli su tre aree, due elisuperfici di circa venti metri quadri ciascuna in terra battuta, e una terza piazzola, in cemento, di 500 metri, con tanto di pompa per il rifornimento di carburante. Le indagini sono state avviate alcuni anni fa in seguito ad un esposto presentato da un vicino di casa dell'eliporto che, evidentemente, mal sopportava il via vai dei velivoli. In seguito all'attività investigativa sarebbe emerso che il terreno dove è stato realizzata la superficie si troverebbe in un'area "F", di notevole interesse pubblico, dove è esclusa la costruzione di questo genere di opere.
Sarebbero inoltre in corso ulteriori accertamenti sulla legittimità delle autorizzazioni in possesso della Srl e rilasciate tra il 2008 e il 2009 dal comune di Arzachena. La proprietaria e il legale rappresentante della società, una donna di 75 anni e un uomo di 65, entrambi residenti in Sardegna, a Liscia di Vacca, sono stati denunciati.