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Doppio presidio da stamattina davanti all'azienda della famiglia Spanu, ad Arborea, per impedire lo sfratto esecutivo dell'intera proprietà dopo la vendita all'asta di qualche mese fa per una vecchia cambiale agraria di 16 milioni di lire.
Da una parte, il comitato di Bardiania natzionale, al quale fanno riferimento in particolare diversi movimenti indipendentisti, che ha di fatto occupato l'azienda, dall'altra quello dei militanti di Casa Pound che si sono sistemati in un gazebo nell'aia dell'azienda. Oggi comunque l'ufficiale giudiziario e i Carabinieri non si sono presentati all'ingresso dell'azienda che è stato comunque chiuso da una barriera di rotoballe di fieno.

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Intanto in mattinata, nel corso di un incontro che si è svolto in Prefettura, al quale ha partecipato anche il neo consigliere regionale di Irs Gavino Sale, la famiglia Spanu ha ricevuto assicurazioni su un intervento finalizzato a sospendere lo sfratto fino alla fine del mese, cioè il tempo necessario per mettere insieme i soldi necessari a ricomprare l'azienda, sei ettari di terra più i fabbricati per un valore di circa 600 mila euro, dall'imprenditore del cagliaritano che l'aveva acquistata all'asta giudiziaria per un quarto del suo valore reale.

Oltre agli aderenti al Comitato di Bardiania Natzionale e ai militanti di Casa Pound, ad assicurare i turni diurni e notturni necessari ad impedire eventuali blitz dell'ufficiale giudiziario e delle forze dell'ordine ci sono anche i militanti di altri movimenti come quelli della Zona franca e dei Forconi.