Migliaia di persone iscritte nella pagina facebook. E poi paginate sui quotidiani nazionali e anche svizzeri. E ora i curatori del sito http://www.cantonmarittimo.org ci credono: vogliono l’annessione della Sardegna alla Svizzera. L’Isola, in cambio di una quota del debito pubblico nazionale, passerebbe alla Confederazione elvetica che avrebbe così uno sbocco sul maree che potrebbe far decollare in chiave turistica.
“Non si tratta di una provocazione nè di una boutade”, chiariscono subito Andrea Caruso e Enrico Napoleone, promotori dell’iniziativa. Il progetto mira a coniugare la difficoltà economiche dell’Italia (con le conseguenti riduzioni di trasferimenti all’Isola) e le esigenze strategiche della Svizzera paese senza alcuno sbocco sul mare, neutrale, fuori dalla comunità europea per propria scelta, con 8 milioni di abitanti, “che svolge un ruolo fondamentale nell’economia mondiale in virtù del potere finanziario rappresentato dal proprio sistema bancario e dalla propria eccellenza produttiva e amministrativa.
“Se la Svizzera raccogliesse la proposta”, proseguono, “e la trasformasse inizialmente in una riflessione propositiva e in seguito in un progetto, si aprirebbe una prospettiva. L’iniziativa si articola in 3 punti fondamentali: la volontà della Svizzera di valutare l’affare e proporre un’offerta, il volere plebiscitario del popolo sardo e la disponibilità dell’Italia di cedere parte del proprio territorio per sanare in considerevole misura il proprio debito e uscire dalla crisi.
“In un colpo solo”, concludono, “daremmo una mano all'Italia, permettendole di far cassa in modo cospicuo e ci sceglieremmo, per la prima volta, una leadership di riferimento. Gli italiani ce ne saranno grati e noi li accoglieremo, da turisti, sulle nostre coste e nell'entroterra con l'ospitalità di sempre, anzi, ancor più calorosa ed efficiente…”