“Gli scaffali della Caritas sono sempre più vuoti”: è la denuncia di una delle responsabili della Caritas Diocesana di Carbonia, Rosanna Arceri che denuncia il progressivo aumento delle famiglie che richiedono assistenza. E’ sempre più difficile far fronte alle centinaia di richieste di famiglie che nel comune di Carbonia vivono ormai sotto la soglia di povertà.
“La Caritas si basa esclusivamente sul sostegno delle parrocchie e dei semplici cittadini, e nonostante ci sia un'importante spinta di solidarietà, ormai questi aiuti non sono più sufficienti. Abbiamo urgente necessità di generi alimentari” spiega la volontaria che auspica un coinvolgimento diretto delle attività commerciali:
“Una soluzione potrebbe essere quella di chiedere ai centri commerciali di destinare alla Caritas e, di conseguenza, alle tante famiglie in attesa di sostegno, i propri prodotti alimentari in scadenza, in particolar modo quelli già cotti nei reparti di gastronomia, che finiscono nella differenziata. Perché non utilizzarli per aiutare chi ne ha bisogno?”.
La città partecipa seriamente alla solidarietà ma né la Caritas né i Servizi Sociali del Comune sembrano in grado di far fronte a un dramma sociale che ha sempre più le proporzioni di una pandemia.