cappellacci-and-ldquo-pigliaru-non-far-and-agrave-buon-lavoro-finir-and-agrave-come-ad-alghero-and-rdquo

Agli auguri di buon lavoro al suo successore, il giorno dopo la sconfitta alle regionali, il presidente uscente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, accompagna anche qualche stoccata. In una lunga intervista di Sergio Scandura su Radio Radicale, pubblicata on-line, l'ex governatore spiega di essere "a malincuore pessimista" per il mandato di Francesco Pigliaru. "Non credo che farà un buon lavoro – attacca – perché non lo vedo attrezzato".

Ma non solo. Già pronto alla battaglia in Consiglio regionale dai banchi dell'opposizione, Cappellacci sostiene che potrebbero sorgere problemi tra il professore, non tesserato al Pd e uomo della società civile, e le undici liste che lo hanno sostenuto, lanciandosi in un parallelismo tra quanto accaduto di recente nel Comune di Alghero, dove un altro "non politico" chiamato a governare é stato sfiduciato da parte della maggioranza di centrosinistra. "Un vero massacro ed è finita male – osserva l'ex presidente – e la storia di Alghero ha molte similitudini con la storia attuale della Regione".

Incalzato dal giornalista ad inviare twitt radiofonici anche alla scrittrice Michela Murgia e all'ex Pdl Mauro Pili, Cappellacci fa "auguri sinceri per il futuro" alla candidata sconfitta della coalizione Sardegna Possibile, "che ha messo passione in quello che ha fatto", ma attacca duramente il deputato ex pupillo di Berlusconi che in queste regionali ha corso da solo togliendo un bel pò di voti al centrodestra.
"Pili? – dice facendo una lunga pausa – 20 anni della peggiore politica da venditore di fumo. Il Pd ha di che essere grato a Pili, che se avesse una coscienza avrebbe qualche interrogativo da porsi".