usala-nuovo-sciopero-della-fame-e-sit-in-davanti-alla-regione

Incrementare ed erogare i fondi per l'assistenza dei disabili gravi. Lo ha chiesto alla Regione Salvatore Usala, segretario del Comitato 16 novembre Onlus che dal suo letto di Monserrato (Cagliari), bloccato dalla Sla, ha ribadito l'annuncio che l'associazione inizierà lo sciopero totale della fame e della sete ed un presidio davanti all'Assessorato regionale della Sanità a Cagliari dal prossimo 11 febbraio, pronto a morire ("e qualcuno dovrà prendersi le sue responsabilità") se non riceverà risposte concrete.

   Nel novembre scorso l'associazione aveva dato vita ad un presidio davanti al ministero dell'Economia a Roma, sollecitando fondi sufficienti per i malati gravissimi di Sla, ed ora chiede che gli stanziamenti nazionali e regionali vengano erogati. In particolare Usala ricorda la necessità di un rafforzamento del supporto alla persona non autosufficiente e alla sua famiglia attraverso l'incremento dell'assistenza domiciliare, anche in termini di ore di assistenza tutelare e personale. Ma è necessario anche l'impegno di tutte le risorse per i programmi "Ritornare a casa" e per le azioni di assistenza.

   Usala ha spiegato che gli stanziamenti del Fna (Fondo non autosufficienza) devono essere aggiuntivi rispetto ai finanziamenti regionali per potenziare i piani assistenziali con l'incremento di ore. In particolare il segretario del Comitato dei malati di Sla propone, fra l'altro, di aumentare di mille euro i 3 mila 197 piani personalizzati di tutti i beneficiari del "Ritornare a casa", eccetto i gravissimi per i quali resta aperta la partita: "noi abbiamo proposto per questi l'aumento dei fondi, aggiuntivo e straordinario, più l'istituzione di un contributo caregiver". 

Arriva dall'assessore alla Sanità della Sardegna, Simona de Francisci, un appello a Salvatore Usala, il segretario dell'associazione dei malati di Sla Comitato 16 novembre che ha annunciato l'inizio di un presidio davanti alla Regione e di uno sciopero della fame dall'11 febbraio per chiedere l'erogazione dei fondi spettanti ai disabili gravi.

"Chiedo di non iniziare proteste estreme e pericolose – afferma l'esponente della Giunta – Gli uffici stanno valutando le richieste e le proposte, comunque nell'ambito della loro fattibilità amministrativa e finanziaria e tenendo anche conto che con lo stesso plafond la Regione, oltre ai disabili gravi, deve sostenere altre categorie sociali bisognose".

De Francisci assicura che l'assessorato della Sanità ha "impegnato tutte le risorse finanziarie, pari a oltre 151 milioni di euro, per la piena attuazione dei programmi 'Ritornare a casa' e delle azioni previste dalla legge 162/98 per l'assistenza ai disabili gravi. Il Fondo non autosufficienza è stato utilizzato dal 2008 a oggi per coprire i progetti straordinari e aggiuntivi di 'Ritornare a casa', diversamente non avrebbero trovato finanziamento in quanto le risorse regionali coprono solo i progetti ordinari, con 20 milioni di euro".