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“La particolarità di questa regione è che ci sono più posti di quanti siano i detenuti sardi. Sono comunque situazioni che seguiremo con attenzione in modo che non si creino situazioni di disagio per la popolazione". Così il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, questa mattina ad Alghero ha risposto alla domanda sul possibile arrivo di detenuti in regime di 41 bis e alta sicurezza nel nuovo carcere di Bancali a Sassari.

Ma nell?Isola c'è chi non ci sta. "La Sardegna non può diventare la Caienna d'Italia. Le argomentazioni del ministro Cancellieri, sul fatto che i detenuti sardi sono di meno di quanti siano i posti nei penitenziari, non sono una giustificazione". Lo afferma, in una nota, Antonio Satta, segretario dell'Unione Popolare Cristina (Upc).

   "La situazione della carceri sarde è al collasso, tanto che alcune dovrebbero essere chiuse. E' chiaro, comunque, che il ministero della Giustizia dovrebbe essere più convincente", conclude Satta.

Il ministro ha poi visitato il carcere di Alghero. “Impressione ottima, perché nell'arco di tempo piuttosto breve sono stati fatti dei lavori significativi e questo diventa un carcere modello per quella che viene definita la media detenzione”

   "Qui i detenuti hanno fino a nove ore di aria, quindi abbiamo superato l'obiettivo che era di otto – ha sottolineato la Guardasigilli – i detenuti circolano liberamente all'interno dell'istituto e hanno lo spazio per le attività lavorative e le attività ludiche. Quindi è un bel modello che induce all'ottimismo, perché è realizzato in una struttura che ha la sua storia. Questo è uno dei carceri più antichi d'Italia e qui siamo riusciti a raggiungere l'obiettivo che vogliamo raggiungere in tutte le carceri italiane. Torno a casa con la soddisfazione di aver visto un lavoro fatto bene" ha concluso Annamaria Cancellieri.