L'ennesimo sopruso dello Stato patrigno nei confronti della Sardegna? Un decreto del ministro dello Sviluppo economico che spiana la strada alle multinazionali del petrolio per una mastodontica campagna di trivellazioni esplorative nel mare davanti alle coste centro-occidentali dell'isola. A svelare il nuovo assalto alle risorse della Sardegna è il candidato governatore del centrodestra, Ugo Cappellacci, nel corso della manifestazione elettorale conclusa nella tarda mattinata al Teatro Garau di Oristano.
"Contro questo progetto – ha assicurato Cappellacci – faremo una battaglia straordinaria e senza quartiere. Domani stesso partirà una diffida nei confronti del Governo nazionale perché non intendiamo consentire a nessuno di rovinare il nostro territorio, che difenderemo con le unghie e con i denti".
Quello dei nemici della Sardegna e dei sardi è stato uno dei motivi conduttori della manifestazione. Davanti a una sala al completo, in ogni ordine di posti, li ha elencati uno per uno. Lo Stato centrale che "mobbizza i cittadini con la burocrazia e li vampirizza con Equitalia", le banche che non danno credito alle imprese e le finanziarie che strozzano le famiglie, la burocrazia europea che boccia la Flotta Sarda, le lobby del mare che fanno cartello per alzare i prezzi e in qualche modo anche gli avversari politici che "mentono sapendo di mentire e sprizzano odio da tutte le parti" a cominciare dalla candidata di Sardegna Possibile Michela Murgia oggi ribattezzata "Costa Discordia".