Tappa sassarese per il candidato presidente del centrodestra, Ugo Cappellacci, alla prossime elezioni regionali del 16 febbraio. Il governatore uscente della Sardegna ha incontrato gli elettori in un teatro Verdi quasi pieno dove ha ribadito i temi del programma elettorale: "siamo partiti dai tagli della politica dimezzando le indennità dei consiglieri, riducendo il numero da 80 a 60", ha spiegato parlando anche di infrastrutture ("la strada Sassari-Olbia sta finalmente diventando una realtà"), di trasporti e di "zona franca, un'aspirazione che la Sardegna ha da sempre. Noi abbiamo avviato un percorso che ci può portare a raggiungere questo obiettivo a cui vogliamo guardare per trasformare la Sardegna in zona franca d'Europa".
Prima di salutare gli elettori Cappellacci ha anche risposto a distanza al candidato del centrosinistra Francesco Pigliaru che dallo stesso palco aveva detto la scorsa settimana "Cappellacci è l'unico presidente che in cinque anni non è mai passato a Palazzo Ducale". Ma "la politica non si fa nei palazzi – ha risposto il governatore, ma si fa in mezzo alla gente e infatti ho saputo che il quel palazzo il primo cittadino non c'è più perché sta girando su una Bmw fiammante che ha appena comprato". L'ultima battuta è stata per Michela Murgia: "la signorina Murgia ha detto che io sono come Schettino, se è così, lei è la Costa Concordia ed è destinata ad affondare perché lei sta facendo l'inchino agli armatori".
"La Gallura attrae investimenti esteri, ma anche per questi ciò che conta sono regole certe, una Pubblica amministrazione che dia risposte certe, senza cappello in mano per accogliere chiunque ma con la schiena dritta e risposte pronte". Lo ha detto Francesco Pigliaru, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Sardegna, questa mattina a Olbia in vista delle elezioni regionali del 16 febbraio.
La Gallura ha grandi risorse, non deve rovinare le proprie prerogative naturali per proporre la nostra offerta nel mondo, per portare turisti che cercano cose belle, identificabili.
Difendiamo il nostro tesoro, teniamolo in considerazione – ha detto Pigliaru -. Cappellacci qui ieri ha parlato di intellettuali con la erre moscia poco interessati a questi discorsi: io penso che gli imprenditori siano i primi a sapere che occorre puntare sulle nostre risorse ambientali, difendendole. Il Piano paesaggistico questo ha fatto, non diciamo che non ha difetti o che sia da modificare, che non abbia creato difficoltà ai Comuni per i Puc. Sappiamo di dover fare un grande lavoro di semplificazione, ma teniamo fermo l'impianto di tutela dei nostri tesori ambientali".
Davanti a una platea di oltre 500 persone, l'economista sassarese ha parlato dell'importanza della bellezza paesaggistica e delle risorse che la qualità dell'ambiente possono dare, come valore aggiunto, al territorio sardo. Ha poi elogiato l'economia del nord Sardegna, dove "non sono stati fatti investimenti sull'industria di base, e questa è stata una scelta lungimirante. In quei territorio dove si è puntato sull'industria ora invece è rimasto disoccupazione e inquinamento". E sull'alluvione che ha duramente colpito Olbia e la Gallura, Pigliaru ha osservato: "Gli eventi tragici di novembre sono la dimostrazione del fatto che il territorio va gestito, non possiamo inventarci regole di fronte al migliore investitore che arriva". |
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