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Agli insulti durante la guida quasi la metà degli automobilisti cagliaritani (il 47%) non risponde alle provocazioni, si dimostra maturo e paziente, ma il 53% reagisce per le rime o malamente. E' quanto emerso da una ricerca del Centro Studi e Documentazione Direct Line secondo cui la tendenza più comune è quella di prendersela con il conducente "colpevole": l'89% del campione afferma di esser direttamente apostrofato con termini poco civili da parte dei vicini di vettura; a seguire gli insulti a istruttori di scuola guida rei di aver agevolato la patente ("ma chi ti ha dato la patente!", il 16%). Non se la passano bene nemmeno mamme, mogli e sorelle, prese di mira dall'13% dei guidatori arrabbiati.

Fra quelli che reagiscono ad un insulto spicca un 37% di coloro che rispondono urlando dal finestrino, mentre è più raffinato l'applauso ironico di un altro 24% ma c'è anche un 41% che non conosce proprio l'eleganza e risponde alzando senza problemi il dito medio. Ma cos'è che fa scattare gli automobilisti dall'insulto facile? A far arrabbiare è soprattutto l'eccessiva velocità, causa di critiche per il 26% degli intervistati, compensata dall'eccessiva calma recriminata al 13%. Ulteriori pecche che indispettiscono gli altri guidatori sono il nervosismo al volante (13%), il mancato rispetto delle distanze di sicurezza (7%) e la distrazione (6%).

Inoltre, sempre secondo i dati del sondaggio Direct Line, il 18% ammette di esser vittima di insulti per le frenate improvvise, mentre un altro 4% per lo stacco della frizione scorretto. Maltrattati anche coloro che non utilizzano gli indicatori di direzione (4%) e chi non rispetta le precedenze (2%). Al riparo dalle offese il 38% che afferma di non ricevere nessuna delle critiche precedenti.