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Nonostante la giornata di sciopero proclamata dai giornalisti, il Tg di Sardegna Uno è andato regolarmente in onda. "L'ennesimo gesto arrogante e scriteriato di una dirigenza ormai allo sbando", denuncia il Cdr della testata annunciando che è già stata formalizzata al direttivo dell'Assostampa e al Consiglio regionale dell'Ordine dei giornalisti una denuncia nei confronti del direttore Mario Tasca e di un dipendente del settore tecnico, Marco La Picca, che ha consentito la messa in onda del telegiornale.

   "Oggi si è scritta una delle pagine più nere della storia dell'editoria isolana – sottolinea il Comitato di redazione – un'offesa ai lavoratori in lotta oltreché una violazione delle più elementari norme che regolano le relazioni sindacali all'interno di un'azienda".

In mattina la redazione aveva proclamato tre giorni di sciopero e nessuna telecamera o microfono alle aperture delle campagna elettorali previste in questo fine settimane dai tre principali candidati alla presidenza della Regioni. Da oggi i lavoratori di Sardegna 1 Tv, da 107 giorni in assemblea permanente e con cinque mensilità arretrate, porranno a Francesco Pigliaru, a Michela Murgia (domani) e Ugo Cappellacci (domenica) tre domande sull'informazione in Sardegna.

   Ai candidati chiedono: "Che cosa farete una volta al governo della Regione, per tutelare il pluralismo dell'informazione nell'Isola? Come intendete mettere ordine al sistema dell'editoria regolato finora da criteri di  discrezionalità? Cosa si intende fare per controllare che le risorse pubbliche destinate alle aziende editoriali concorrano a garantire il pluralismo e soprattutto la tutela dei posti di lavoro?"

 La vertenza dei giornalisti, tecnici e amministrativi della seconda emittente  dell'Isola dura da oltre un anno ed il 31 gennaio 2013, fra due settimane, scadrà anche il contratto di solidarietà.

"Sardegna 1 Tv sembra ormai avviata ad una lenta agonia – hanno scritto nel documento che verrà presentato ai candidati – l'azienda continua a navigare a vista senza dare chiare indicazioni ai propri dipendenti".

Secondo Roberto Camarra della Cgil "ora occorre che la politica si esprima su questa vertenza e sul pluralismo dell'informazione. Permangono i dubbi su una proprietà che rifiuta il confronto, come accaduto per gli incontri saltati davanti al prefetto".

   "In questo avvio di campagna elettorale, la voce di Sardegna 1 non sarà presente – ha no spiegato i componenti del Comitato di redazione – e questo potrebbe essere presto il futuro dell'emittente". "Sinora – ha concluso Francesco Birocchi, presidente dell'Assostampa – la politica non si è occupata di informazione come avremmo voluto e anche le leggi su questo settore sono rimaste al palo in Consiglio regionale"