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Una macigno sulla revisione del Ppr: il Governo ha deciso di sollevare conflitto di attribuzione davanti alla Corte costituzionale nei confronti della Regione, riguardo la  delibera, con cui è stato adottato, l’aggiornamento e la profonda revisione del piano paesaggistico regionale. La Giunta regionale ne ha preso atto nella riunione di oggi.

Del resto, già da tempo la Direzione regionale per i Beni Culturali e  Paesaggistici aveva già formalmente confermato la mancata positiva conclusione delle procedure di co-pianificazione tra Ministero per i Beni e  Regione autonoma della Sardegna, “necessarie per legge e per accordi sottoscritti”, scrive Stefano Deliperi del Gruppo di Intervento giuridico.

L’associazione ecologista (assieme a Amici della Terra e Lega per l’Abolizione della Caccia)  oltre ad aver inoltrato un atto di intervento con “osservazioni” nelle procedure di modifica del Ppr e nella relativa valutazione ambientale strategica, aveva chiesto un urgente intervento del Ministro per i Beni e Attività Culturali e degli Organi centrali e periferici del Ministero, per fermare quanto prima “l’efficacia delle illegittime previsioni del piano paesaggistico recentemente stravolto”. E così avevano fatto anche numerosi cittadini, associazioni, comitati. Gli ambientalisti esprimono, quindi, forte soddisfazione per l’impugnativa statale e si dichiarano pronti a ulteriori iniziative. 

Di tutt'altro umore il presidente Capellacci: " “L’impugnazione del nuovo Piano Paesaggistico è l’ennesimo atto arrogante del Governo centrale verso la Sardegna”, ha dichiarato il governatore, "la Giunta regionale ha deliberato di resistere davanti ai giudici costituzionali e difendere le funzioni della nostra Autonomia. I sardi – ha concluso Cappellacci – hanno il diritto di decidere come tutelare il proprio paesaggio e non accettano lezioni da soggetti tutt’altro che disinteressati sia dal punto di vista politico che da quelle economico. La casta degli ambientalisti con la villa in riva al mare e i nostalgici delle norme che si applicavano ai nemici e si interpretavano per gli amici è destinata a vedere schiantare le sue menzogne ideologiche contro la verità degli atti”.