Stamattina di fronte al Comune di Carbonia si è svolto un sit-in di protesta organizzato da un gruppo di donne contro l'esito delle graduatorie pubblicate ieri per i cantieri di forestazione. A fronte di centinaia domande pervenute sono stati solo 62 i posti assegnati. Secondo le donne che protestano ci sarebbero stati errori e delle discriminazioni, ma l'amministrazione comunale risponde che gli errori, se ci sono stati, sarebbero da addebitare ai Centri Servizi per il lavoro.
“Sono madre di tre bambini e mio marito non lavora non è possibile che anche stavolta siamo stati lasciati fuori dalle selezioni. Come me anche le altre persone che sono oggi qui a manifestare si sentono abbandonate e discriminate dalle istituzioni” dichiara Katiuscia Solinas Portavoce della protesta. Secondo Maria Marongiu, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Carbonia: “Come amministrazione comunale non abbiamo più discrezionalità d'intervento in questo genere di selezioni e quindi non possiamo farci nulla. Ci rendiamo conto che la situazione di tante famiglie nel nostro comune è ormai insostenibile ma a causa dei tagli ai fondi della povertà abbiamo serie difficoltà anche a erogare l'assistenza ai tantissimi cittadini che la richiedono”.
E' una situazione di difficile risoluzione e in costante peggioramento: da una parte ci sono le legittime richieste delle famiglie che chiedono assistenza e lavoro, dall'altra ci sono le evidenti difficoltà delle amministrazioni locali sempre più abbandonate e penalizzate dallo Stato Centrale. Certamente in un territorio come il Sulcis la risposta da parte della politica locale non può più essere quella convenzionale ma è necessaria una grande mobilitazione per chiedere maggiore attenzione a una situazione di povertà che in comuni come quello di Carbonia è diventata oramai endemica.