si-accende-la-campagna-elettorale-scontro-cappellacci-pigliaru

"Disperato è chi si trova costretto a distorcere il passato perché non può citare nessuna delle cose solo promesse e mai attuate nell'interesse della Sardegna". Così Francesco Pigliaru, candidato governatore del centrosinistra alle regionali in Sardegna, replica alle dichiarazioni rilasciate dal presidente della Regione uscente, Ugo Cappellacci, oggi al Forum dell'Ansa.

“dopo le lotte intestine all'interno del partito, la decisione sul candidato, Francesco Pigliaru, è una scelta disperata dell'ultimo momento – ha attaccato Cappellacci – Ex assessore della Giunta Soru, padre adottivo e spirituale della scandalosa tassa sul lusso, cassata dalla Consulta, il professore mostra di non sapere di cosa si sta parlando nel merito del Piano paesaggistico regionale. Se questo è l'antipasto, la prospettiva futura non fa immaginare niente di positivo".

   "Arriverà anche il momento di confrontarci seriamente su temi complessi, come la Progettazione territoriale e il Piano paesaggistico. Se poi il Presidente uscente vuole un rapido confronto sul passato – afferma Pigliaru – gli ricordo che nel 2004 ha firmato uno dei peggiori bilanci della storia dell'Autonomia della Sardegna, carico di debiti che ancora adesso paghiamo e basato sulla perfetta ignoranza del fatto che da anni lo Stato italiano ci stava trasferendo cifre enormemente inferiori a quelle dovute in base allo Statuto sardo. Lui non se n'è accorto, noi invece sì: dopo poche settimane – ricorda l'economista sassarese – abbiamo avviato la vertenza entrate di cui cerca di attribuirsi meriti che certamente non ha. Ci attendiamo che, nel 2014, Cappellacci parli delle cose che ha fatto da presidente della Regione, in questa legislatura tragica per la Sardegna. Per quanto riguarda le tasse, il governatore  uscente stia sereno: l'unico alleggerimento della pressione fiscale vero di questi cinque anni, il taglio dell'Irap, è una conquista nata per iniziativa del centrosinistra", conclude Pigliaru.

A pochi giorni dalla sua candidatura, il professor Pigliaru perde il suo aplomb e risponde ad un'osservazione politica con l'insulto personale, che dimostra un certo nervosismo". Così Alessandro Serra, portavoce del presidente della Regione, Ugo Cappellacci,
interviene sulle dichiarazioni del candidato governatore del centrosinistra.
 
 "Spiace che la foga lo abbia indotto a dimenticare che la Giunta di cui faceva parte in realtà ottenne solo un pezzo di carta. É solo dopo il ricorso alla Corte Costituzionale e la
diffida al Governo compiuti dal presidente Cappellacci – ricorda Serra – che la Sardegna ha iniziato a ricevere dallo Stato i soldi dovuti. Si deve invece al professor Pigliaru una svista di non poco conto: infatti allora egli non ritenne necessario chiedere la revisione del patto di stabilità, che impedisce ai Comuni e alla stessa Regione di utilizzare le risorse a disposizione. Lo sanno molto bene i cittadini dei 377 Comuni della Sardegna quando i loro primi cittadini, anche dinanzi a necessità evidenti, non possono intervenire come vorrebbero. A proposito di distorsioni del passato, si ricorda al candidato
del centrosinistra che la loro Giunta venne ripresa dalla Corte dei Conti per aver iscritto risorse che ancora erano  immaginarie, fino a mezzo miliardo di euro. I giudici contabili
prima e la Corte Costituzionale poi – prosegue il portavoce di Cappellacci – avevano bollato tale condotta come una "tecnica di copertura irrazionale ed irragionevole… del tutto estranea ai canoni previsti dalla contabilità pubblica non solo statale ma
anche regionale", oltre che contraria al principio di annualità del bilancio".
 
 "Proprio l'Esecutivo guidato da Cappellacci ha dovuto recuperare la situazione disastrosa lasciata in eredità dalla Legislatura precedente, arrivando ad azzerare i mutui a copertura del deficit annuale e portando il risultato di amministrazione da 2.018.915.788 a zero. Questo è quanto ottenuto dal presidente Cappellacci in questi anni ed è inutile che il prof. Pigliaru citi dati che non solo relativi a periodi collegabili all'azione dell'attuale governatore", conclude Serra.