Perfezionare e diffondere la "Limba Sarda Comuna" nell'uso scritto e a scuola, rendendola ufficiale, insieme all'italiano, con una norma in sede di riscrittura dello Statuto autonomistico, per avviare forme di bilinguismo e politiche linguistiche. Lo chiedono, in una lettera aperta al candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, Francesco Pigliaru, un gruppo di attivisti del movimento linguistico e iscritti al Pd.

Nel congratularsi per la designazione alla guida della coalizione di centrosinistra per il governo della Sardegna e ringraziando Pigliaru "per aver accettato l'oneroso incarico di impegnarsi nel tentativo di fare uscire la nostra Isola dalle sabbie mobili della crisi che l'affligge", gli attivisti hanno segnalato la necessità che il programma per il prossimo quinquennio "riservi la dovuta attenzione alle tematiche identitarie e, in modo particolare, a quelle riguardanti la promozione e valorizzazione della lingua sarda".

Ricordando i passi avanti fatti dal 2006 ad oggi, i firmatari della lettera spiegano che "l'obiettivo di ristabilire nella nostra Isola l'auspicato equilibrio funzionale tra lingua sarda e lingua italiana è ancora lungi dall'essere raggiunto. Occorre proseguire con determinazione il cammino intrapreso in questi ultimi anni".