È iniziata questa mattina la stagione dei saldi invernali in Sardegna, che si protrarranno sino al 3 marzo, ma gli sconti speciali erano già partiti, dal 6 dicembre, nei Comuni colpiti dall'alluvione.
Da oggi e per due mesi, i 4.483 esercizi in sede fissa, operanti nell'isola nel settore dell'abbigliamento, calzature ed accessori – ai quali si aggiungono i mercati su aree pubbliche, nonché le medie e grandi Strutture di vendita – saranno pronti ad offrire ai clienti sconti ed offerte. I negozi del centro di Cagliari domani resteranno aperti.
Secondo le stime della Confcommercio, ogni famiglia sarda spenderà circa 280 euro (contro i 340 euro di media nazionale) per l'acquisto di capi d'abbigliamento, calzature ed accessori, per un valore complessivo di 200 milioni di euro, pari al 18% del fatturato annuo del settore nell'Isola.
E la Confesercenti ha diffuso il decalogo dei saldi, cioè il rispetto di alcune regole che sono necessarie per la massima trasparenza nello svolgimento delle vendite di fine stagione. 1.Attendere il periodo ufficiale dei saldi. 2.Indicare in modo chiaro e ben leggibile la composizione del prezzo di vendita al pubblico (prezzo originario, percentuale di sconto, prezzo scontato in euro ed eventualmente in lire). 3.Accettare pagamento con assegni, carta di credito e bancomat secondo i termini delle relative convenzioni. 4.In caso di vizi o mancata conformità rispetto alle caratteristiche descritte del bene venduto in occasione dei saldi il commerciante è soggetto alle ordinarie norme in materia di garanzia. 5.In casi diversi dal vizio o dalla mancata conformità, la sostituzione del capo è a discrezione del titolare dell'esercizio. 6.Durante i saldi il commerciante può consentire la prova dei capi in vendita per verificare la corrispondenza della taglia. 7.Non esibire sconti generici, specie se riferiti soltanto ad alcuni articoli. 8.Rendere visibile l'interno del negozio. 9.Evidenziare all'esterno le taglie eventualmente disponibili. 10.Usare la massima cortesia.