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Nuova grana per gli operatori dei servizi per l'impiego (Cesil e Csl) in capo all'Agenzia regionale del Lavoro, ma operativi nelle sedi dei Comuni e delle Province. Dopo le dimissioni del direttore dell'Agenzia, Stefano Tunis – oggi ha annunciato la sua candidatura con Fi alle prossime elezioni – e il mancato perfezionamento della proroga dei contratti sino al 30 settembre 2014, i circa 400 operatori dei centri potrebbero rimanere senza lavoro da martedì prossimo, 7 gennaio, pur in presenza di una legge che autorizza la prosecuzione dei contratti.

   Lo denunciano i segretari regionali della Funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil, Antonio Cois, Davide Paderi e Giampaolo Spanu, che per questo chiedono un intervento politico urgente del presidente della Regione. "Come già segnalato e sottolineato per tutta la giornata di ieri all'assessore del Lavoro, Mariano Contu – spiegano i confederali in una lettera inviata al governatore  – in diverse amministrazioni interessate alla gestione dei servizi per l'impiego con l'utilizzo dei lavoratori a tempo determinato contrattualizzati dall'Agenzia, è stata messa in discussione la prosecuzione dell'attività degli stessi dipendenti sulla base dell'assenza di specifiche disposizioni in proposito da parte dell'Agenzia stessa".

   "E' nostra ferma convinzione – sottolineano Cgil, Cisl e Uil di categoria – che, nell'attuale situazione di ridotta operatività dell'Agenzia a causa delle dimissioni del direttore e dell'impossibilità di nominare un sostituto, sia indispensabile che la Giunta regionale eserciti un ruolo 'sostitutivo' di livello politico scrivendo ai responsabili politici delle amministrazioni per invitarli a prendere atto della nuova norma legislativa, spiegare che l'Agenzia non è in grado, al momento, di adottare gli atti necessari e chiedere che abbiano la sensibilità per accettare la prosecuzione dei contratti di lavoro nelle more del prossimo perfezionamento".