Il Municipio di Guspini è occupato dal primo pomeriggio dal comitato "No Tares", un gruppo composto da una ventina di cittadini prevalentemente commercianti e artigiani, ma sostenuto anche dai rappresentanti di altre fasce sociali. Gli occupanti, che si danno il turno due per volta all'interno della sala consiliare, contestano le tariffe Tares applicate dall'amministrazione comunale per quanto riguarda i locali commerciali.
La "guerra" del comitato è in atto da due mesi e ci sono stati momenti di grande tensione con gli amministratori locali. Ripetutamente le parti si sono incontrate per trovare un accordo sulle tariffe, ma la riduzione chiesta dai "No Tares" per i loro locali commerciali non è passata ed è rimasta quella stabilita dal Consiglio comunale. Il sindaco Rossella Pinna e la sua Giunta hanno sempre ribadito di aver fatto il possibile per ridurre gli importi della Tares e che questa risulta, a conti fatti, la più bassa in assoluto applicabile ai contribuenti.
Non la pensano così i componenti del comitato. "Ci siamo incontrati più volte con gli amministratori comunali – racconta il portavoce Francesco Carta – ma dall'altra parte, nonostante le promesse, c'è un muro di gomma. Non è accettabile che per un bar si passi da una tariffa di 500 euro a una nuova di 2000".
"Abbiamo fatto tutto il possibile, e anche la minoranza – puntualizza il sindaco Pinna – ha riconosciuto lo sforzo compiuto per recuperare dallo scarno bilancio le risorse da destinare alle agevolazioni. Per venire incontro ai cittadini – sottolinea ancora il primo cittadino – abbiamo anche deliberato che il pagamento della Tares avvenga in quattro rate, di cui solo la prima nel 2013".