Assunzioni di persone segnalate dagli amministratori in cambio delle proroghe concesse alla Medigas, la cooperativa che gestiva la raccolta ed il conferimento dei rifiuti a Sestu, oltre al tentativo di pilotare l'appalto quinquennale da milioni di euro. Al termine di una lunga e complicata inchiesta condotta dal Noe dei Carabinieri, il pm Marco Cocco ha indagato per corruzione – come riporta oggi il quotidiano L'Unione Sarda – il sindaco di Sestu, Aldo Pili, il vicesindaco Sergio Cardia, l'ex assessore ai Servizi tecnologici Claudio Lai, oltre al consigliere di maggioranza Natalino Loi (che sarebbe riuscito a far assumere il figlio dalla cooperativa), assieme all'amministratore della Medigas, Stefano Floris, e al dipendente della cooperativa Giampiero Pau.
Con loro risulta indagato anche l'ingegner Mauro Moledda, responsabile dell'area tutela ambiente del Comune di Assemini a cui l'amministrazione sestese aveva affidato l'incarico di stilare il capitolato d'appalto finito sotto il controllo della Procura. Secondo i Carabinieri – come riporta oggi il quotidiano sardo – avrebbe preso una mazzetta in denaro da Floris per concordare i contenuti dell'appalto.
In queste ore gli indagati stanno ricevendo gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari che, normalmente, anticipano la richiesta di rinvio a giudizio del pubblico ministero. I reati sarebbero stati commessi tra il 2009 ed il 2010. L'inchiesta del Noe era nata dalle indagini su un presunto traffico internazionale di rifiuti elettronici: vecchi monitor, pc, tastiere, tubi catodici e videogiochi, raccolti dalla cooperativa Electric'co di Assemini e destinati in Malesia e a Hong Kong.
Per il pm Cocco la responsabilità di aver messo in piedi il traffico di rifiuti speciali sarebbe ipotizzata a carico di Massimo Fausto Pedrazzini, 49 anni di Assemini, per un periodo rappresentante legale della cooperativa, il responsabile tecnico della società, Alessandro Fanunza (36 anni di Cagliari) oltre all'impiegato Alessandro Casu (39 anni di San Sperate). Anche questo secondo filone d'inchiesta si è chiuso con la notifica in queste ore dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari.