sel-and-ldquo-prima-l-and-rsquo-alternativa-a-cappellacci-poi-i-nomi-ma-le-inchieste-pesano-and-rdquo

Costruire l'alternativa a Cappellacci sui programmi perché "i nomi vengono dopo". Così il segretario uscente di Sel della provincia di Cagliari, Francesco Agus, ha sintetizzato la posizione del suo partito in occasione del congresso provinciale di oggi da cui usciranno la nuova segreteria (50 delegati traghetteranno Sel in attesa del rinnovo delle cariche) e i 45 delegati, su un totale di 95, all'assemblea regionale.

   Agli alleati Agus ha lanciato un appello per cambiare passo, puntando il dito, in vista delle regionale 2014, sulla questione morale, con lo scandalo dei fondi ai gruppi che vede indagati diversi esponenti del centrosinistra e del centrodestra. "Abbiamo bisogno di una classe dirigente credibile, nuova. La rigenerazione della politica può esserci solo se a proporla è una classe dirigente non compromessa e adatta ai tempi", ha chiarito. E se "il prossimo Consiglio regionale sarà incaricato di una grande operazione di moralizzazione della società", per farlo, ha spiegato, "dovrà essere credibile".

"Il rumore della nostra ambiguità – ha aggiunto -, nel nostro confonderci in una notte in cui tutte le vacche sono nere sarebbe assordante per chi aspetta risposte dirimenti per decidere cosa fare della propria vita".  Agus ha comunque rinnovato la fiducia nel centrosinistra e ha puntato tutto sull'attuazione di un piano di politiche del lavoro e sull'istituzione del reddito minimo garantito, i due punti che Sel propone alla coalizione. Le risorse per coprire queste spese si troveranno, ha indicato il segretario uscente, nei "fondi europei che non spendiamo e che al massimo imbrigliamo in qualche fondo in Sfirs. Sono quelli delle entrate che non abbiamo chiesto con unità e forza preferendo alla rivendicazione dei nostri diritti le bugie di chi prospetta nuovi bengodi rivendicando privilegi fiscali come la zona franca, concesse solo ad enclavi e piccoli comuni disagiati, non a comunità di un milione e mezzo di abitanti. Sono gli stessi – ha attaccato Agus – che Cappellacci e la sua Giunta hanno sperperato. Questa è la voce che vorrei sentire dal centrosinistra sardo e che purtroppo ancora non sento. Parlo della coalizione con il tono che uso per rivolgermi al mio partito. Penso che l'unione delle forze di centrosinistra sia l'unico terreno sul quale costruire l'alternativa a  Cappellacci e al malgoverno della destra".