indagine-sui-rimborsi-extra-diaria-del-consiglio-regionale-ipotesi-falso-in-atto-pubblico-e-truffa

I rimborsi extra diaria, cioè quelli concessi ai Consiglieri regionali della Sardegna che risiedono abitualmente oltre i 35 chilometri da Cagliari, sono sotto la lente della Procura della Repubblica che ha avviato una indagine, su presunti reati di falso in atto pubblico e truffa, sinora senza indagati. Alcuni mesi fa è stato effettuato dalla polizia giudiziaria anche un sequestro di documenti relativi al percepimento della diaria.

   Dopo le indagini sui fondi ai Gruppi in Consiglio, che ha portato a due inchieste con l'iscrizione nel registro degli indagati di oltre 50 consiglieri della passata legislatura e, nei giorni scorsi all'arresto di due di loro, un altro filone dei controlli della Procura interessa il mondo della politica.

Gli inquirenti – ha riportato il quotidiano L'Unione sarda oggi in edicola – hanno avviato le verifiche sui domicili effettivi e sulle autocertificazioni presentate dai consiglieri. Questi ultimi, infatti, oltre alle varie indennità percepiscono anche poco più di 960 euro come integrazione alla diaria se vivono lontano da Cagliari.