Un ex sottufficiale della Gdf, Giovanni Ladu, è indagato per calunnia per aver falsamente accusato i vertici istituzionali dell’epoca di non aver voluto liberare Aldo Moro pur conoscendo il luogo dove era tenuto prigioniero dalle Br. I carabinieri del Ros, apprende l’Ansa, hanno effettuato una perquisizione nei suo confronti. |
Ladu, 56 anni, nato a Carbonia, ex brigadiere della Guardia di finanza in servizio a Novara, dove risiede – in più denunce, documenti e dichiarazioni rese all'autorità giudiziaria, anche utilizzando il falso nome di Oscar Puddu, ha sostenuto che nel periodo aprile-maggio 1978, mentre da pochi giorni aveva cominciato il servizio di leva obbligatorio, era stato impiegato a Roma in via Montalcini in "servizi di controllo e vigilanza" dello stabile dove sarebbe stato prigioniero Moro. In questa veste avrebbe appreso che, nel piano sovrastante l'appartamento in cui lo statista era segregato, c'erano apparati dei servizi segreti militari che stavano intercettando le conversazioni tra Moro e i suoi carcerieri. Di tutto ciò sarebbero stati al corrente i vertici dello Stato, che però avrebbero deciso di non intervenire, lasciando deliberatamente uccidere l'ostaggio. Le indagini della procura di Roma, affidate ai carabinieri del Ros, hanno però accertato che le circostanze riferite sono false.