Il Comune di Cagliari ha dato l'autorizzazione: 34 precari storici impiegati nello spazzamento e la raccolta dei rifiuti potranno essere assunti a tempo indeterminato dalle tre aziende che compongono l'associazione di imprese che si occupano del servizio. Per i lavoratori si tratta dello stop a una situazione di precarietà che in alcuni casi va avanti anche da 10 anni. Posto fisso, insomma: anche il futuro vincitore della gara d'appalto per la spazzatura sarà tenuto a riassorbire l'attuale incarico.
Il bando che prevede il "porta a porta" sarà pronto a dicembre: lo hanno annunciato questa mattina in conferenza stampa il sindaco, Massimo Zedda, e l'assessore dei servizi tecnologici Pierluigi Leo. La stabilizzazione dei lavoratori va a bilanciare la diminuzione del numero dei dipendenti che aveva determinato una carenza rispetto al fabbisogno indicato nell'appalto in corso. L'elenco dei lavoratori non è stato indicato dal Comune ma dalla ditta che gestisce i servizi. Nella compilazione della lista si è tenuto conto dello stato di servizio di ciascun operatore e della buona condotta.
Soddisfazione per la svolta è stata espressa dai sindacati. La speranza dei rappresentanti dei lavoratori è quella di stabilizzare un altro gruppo di precari proprio con il "porta a porta". Con i 34 operatori si arriverà a quota 408 dipendenti.
"In questo momento di crisi economica – ha detto il sindaco – bisogna mantenere un certo equilibrio tra il funzionamento del servizio e il tentativo di non far crescere le tasse per i cittadini". Zedda ha anche suggerito due strade per cercare di risparmiare sulla spazzatura. La prima è un invito al buon senso dei cagliaritani: meno cartacce in giro per la città. La seconda riguarda le tariffe per lo smaltimento del secco e dell'umido: "Non è possibile che il Comune – ha aggiunto – paghi così tanto". Per quanto riguarda il porta a porta il presidente della Commissione Servizi tecnologici, Fabrizio Marcello, si è soffermato sui dettagli dell'operazione: "Il capitolato sarà pronto entro il 15 novembre – ha precisato – vogliamo evitare a maggio un'altra proroga. Stiamo valutando un affidamento di cinque anni più due per un importo di circa 300 milioni di euro". |