E' ancora sotto shock, con una trentina di punti di sutura nel braccio, il brigadiere della stazione dei Carabinieri di Nulvi che ieri pomeriggio è stato azzannato da un grosso cane, che poco prima aveva creato il panico tra le vie del paese.
Il militare, intervenuto per salvare padre e figlio che rischiavano di essere azzannati dall'animale inferocito, ha sparato e ucciso il molosso con quattro colpi di pistola. Il proprietario del cane, Antonio Zentile, nulvese di 48 anni, arrestato con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale, stamattina è comparso in tribunale. Il giudice Teresa Castagna ha convalidato l'arresto e disposto per lui l'obbligo di firma in caserma.
L'uomo aveva seminato il panico tra le vie di Nulvi, aizzando il grosso cane, prima contro i clienti di un bar nel centro, poi contro un passante che aveva difeso il proprio figlio piccolo dall'aggressione dell'animale inferocito.
Proprio in quell'istante, mentre l'uomo aggredito cercava di frapporsi fra il bambino e il cane, fortunatamente erano giunti i carabinieri.
I militari, avvisati dalle numerose richieste d'intervento giunte al 112, non avevano avuto alternative e hanno abbattuto l'animale.