"La notte è stata un incubo". Così Mariangela Lamanna, vicepresidente del Comitato 16 novembre onlus racconta la notte passata in presidio sotto il Mef a Roma con 30 disabili gravissimi, molti dei quali tracheotomizzati. "I malati sono molto provati – spiega – ma questa prova era necessaria per sostenere il nostro progetto di assistenza domiciliare". Alle 10.30 è previsto un incontro con il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, il viceministro del Lavoro Guerra e il sottosegretario all'economia Baretta.
Ieri in un primo incontro con il sottosegretario Baretta abbiamo presentato i sei punti del nostro progetto 'Restare a casa' – spiega Lamanna – per assicurare ai malati un'assistenza domiciliare degna di questo nome. Far rimanere a casa i malati di sla e di altre patologie invalidanti ha purtroppo costi enormi: molti di loro sono tracheotomizzati ed attaccati ad un respiratore".
"Non capiamo perché – precisa la vicepresidente del Comitato 16 novembre – se lo Stato è disposto a spendere 90mila euro l'anno per tenere un malato in una Rsa (Residenza sanitaria assistita) gli stessi fondi non può dirottarli verso le famiglie, ovviamente dietro rendicontazione di tutte le spese sostenute".
Il presidio sotto il Ministero dell'economia dunque prosegue. "Questa notte abbiamo avuto attimi di paura per il nostro segretario, Salvatore Usala, (malato di Sla e trachoetomizzato), il suo respiratore non funzionava bene, ma poi per fortuna l'allarme è rientrato", precisa Lamanna.