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Il Gruppo di Bartolo, da oltre 40 anni operante nel Polo Industriale di Portovesme con centinaia di addetti, ha dichiarato stasera nella sede provinciale della Confapi a Carbonia, alla presenza delle Segreterie Provinciali di FIOM-FSM-UILM e CUB e delle RSU, il licenziamento collettivo di oltre 160 lavoratori.

La decisione arriva dopo quasi un anno dalla chiusura dello stabilimento Alcoa dove il gruppo occupava la maggior parte dei lavoratori che oggi rischiano il licenziamento. Secondo uno degli amministratori Pro Tempore del Gruppo Gian Cristian Di Bartolo “questa decisione è molto sofferta ma arriva dopo un anno durissimo per le aziende durante il quale era stato promesso che diversi appalti nel Piano Sulcis sarebbero stati cantierati in tempi rapidi così da permettere di poter impiegare una parte delle maestranze in modo diretto e mantenerne un'altra in Cassa Integrazione facendo fronte agli esosi costi derivati dall'ammortizzatore sociale per un numero così ampio di lavoratori”.

Ci avevano anche assicurato che lo stabilimento Alcoa -continua Di Bartolo- sarebbe stato riavviato durante l'anno, ma questo purtroppo non è successo e la nostra situazione economica è andata progressivamente peggiorando. Se non arriverà qualche sbocco lavorativo tra quelli promessi saremo obbligati a licenziare e chiudere dopo 40 anni di attività e grandi investimenti”.

Da parte del sindacato c'è ovviamente fortissima preoccupazione per questa ulteriore doccia fredda in un territorio fortemente colpito dalla crisi dove la maggior parte delle realtà produttive hanno chiuso in serie. Le Segreterie Provinciali hanno rinviato ogni decisione su questa vicenda a mercoledì pomeriggio alle ore 15:00 al Consorzio Industriale di Portovesme dove si terrà l'assemblea generale del Gruppo Di Bartolo per discutere le strategie da mettere in campo e delle iniziative di lotta per scongiurare questo