sanna-pd-and-ldquo-cappellacci-sbaglia-non-c-and-rsquo-and-egrave-mai-stata-alcuna-modifica-allo-statuto-sardo-and-rdquo

Mai stata alcuna modifica allo Statuto. E quindi Cappellacci “eviti le sceneggiate a Roma”. È il commento del senatore Pd Francesco Sanna alla reazione furibonda del presidente della Regione di ieri sera. Cappellacci ha denunciato il dietro-front rispetto all'annuncio – dato nei giorni scorsi dal presidente stesso – della approvazione nel disegno di legge di stabilità (avvenuta il 15 ottobre scorso) di una modifica dell'articolo 10 dello Statuto Sardo, la cui nuova formulazione consentirebbe alla Regione di modulare e compensare, senza oneri per lo Stato, i tributi erariali.

Il presidente ha convocato una conferenza stampa accusando il Governo Letta di fare il “gioco delle tre carte coi sardi”, annunciando la convocazione di una Giunta straordinaria a Roma e minacciando perfino le dimissioni.

Ma Sanna, sul proprio profilo face book, difende l’esecutivo e spiega quello che, secondo lui, è un fraintendimento. Secondo il senatore Pd la modifica non c’è mai stata. “Sono andato a leggere il comunicato ufficiale del Consiglio dei Ministri”, spiega, “disponibile sul sito della Presidenza, e della importante modifica dello Statuto sardo non ho trovato traccia. Poi ho chiesto ad alcuni ministri se fosse stato discussa una modifica allo Statuto della Sardegna, e tutti mi hanno escluso la cosa. Poi ho chiesto al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, che per legge redige il verbale delle decisioni che lì si assumono, e mi ha detto”, conclude, “che il Consiglio dei Ministri non ha mai deliberato l'inserimento di tale proposta di modifica nella legge di stabilità”.

Come si spiega quindi la reazione di Cappellacci? “ Avrà sicuramente avuto qualche informazione circa la possibilità che un testo recante la modifica dello Statuto”, spiega ancora sul proprio profilo face book Sanna, “oggetto di negoziato nelle scorse settimane – sarebbe forse stato inserito come proposta del Governo nella legge di stabilità. Ma ciò non è avvenuto, quindi eviterei le sceneggiate a Roma, le minacce di dimissioni, eccetera”.

Secondo il senatore la proposta di modifica dello Statuto potrà essere presentata sia nell'iter di approvazione della legge di stabilità sia, nella conversione del decreto sulla finanza delle autonomie locali, ora all'esame della Camera.