La Regione rassicura i lavoratori dell'Igea: ci sono buone possibilità, o almeno tutti i presupposti, che l'assemblea dei soci mercoledì approvi il bilancio della società in house della Regione. Ma anche se non dovesse arrivare il tanto atteso sì, non sarebbe una catastrofe: ci sarebbe ancora tempo per risolvere la situazione. È l'esito dell'incontro, durato circa un'ora e mezzo, tra gli operai Igea e il governatore sardo, Ugo Cappellacci, al termine dell'ennesima giornata di preoccupazione e tensione.
Con la battaglia iniziata con le occupazioni nei giorni scorsi a Pozzo Sella a Monteponi e Pozzo 2 a Campo Pisano, alla periferia di Iglesias. E poi trasferita momentaneamente a Cagliari con un blitz davanti al palazzo della Regione in viale Trento: il presidio, cominciato questa mattina, era stato sciolto appena arrivata la notizia della convocazione della riunione a Villa Devoto.
"Un incontro parzialmente positivo – ha spiegato Francesco Garau, Cgil Filctem – nel senso che le notizie sono buone, ma aspettiamo subito riscontri. A partire dall'assemblea di mercoledì. E poi entro sette-dieci giorni ci aspettiamo lo sblocco delle fatture che devono essere pagare a Igea".
Risultato? Via da Cagliari, ma non dai pozzi: "Continueremo con l'occupazione sino a mercoledì", ha assicurato Garau. Una tregua, insomma, più che una cessazione della battaglia. Questa mattina un centinaio di lavori si era presentato in viale Trento dopo un'assemblea all'alba nel piazzale davanti alla galleria Villamarina. Conto alla rovescia e mercoledì il giorno della verità.